Le tradizioni musicali antiche arrivano a noi anche attraverso le collezioni di strumenti musicali antichi e lo sviluppo di pratiche artistiche storicamente informate richiede la disponibilità di copie fedeli degli strumenti originali. Il caso degli strumenti a fiato in
legno è tuttavia critico. I legni antichi infatti sono molto sensibili all’umidità e l’integrità degli strumenti custoditi dai musei è posta a rischio dall’utilizzo degli strumenti, ad esempio per concerti e registrazioni storiche. D’altra parte la conservazione di uno strumento antico come mero oggetto muto non è soddisfacente, perché impedisce di tramandare e rendere fruibile la caratteristica principale del reperto, che è il suo suono.
Le tecnologie di manifattura digitale offrono uno straordinario strumento per colmare questa lacuna e Gemini nasce per coprire tutto il ciclo di competenze che portano dallo studio dello strumento alla manifestazione concertistica.
Un rilievo tomografico a raggi X ad alta risoluzione fornisce un modello geometrico accurato dello strumento che viene in seguito riprodotto con tecniche di manifattura additiva (stampa 3D). Questa tecnologia apre interessanti prospettive di valorizzazione delle collezioni museali e di restauro virtuale di strumenti danneggiati, riportando all’orecchio moderno suoni storici altrimenti impossibili da fruire.
Il progetto prevede la scansione con tomografia a raggi X ad alta risoluzione di uno strumento storico, realizzata presso il Tomolab di Elettra Sincrotrone Trieste. Da queste misure verranno ricavati i modelli tridimensionali dello strumento, che serviranno
all’Università di Torino per realizzare copie stampate 3D di elevata qualità acustica, da sottoporre non solo al confronto con l’originale, ma anche alla prova di esecutori di alto profilo nell’ambito di una rassegna concertistica.
Il progetto ha preso l’avvio con un workshop aperto al pubblico durante ESOF 2020, inserito nel Science in the City Festival.
A questo fa seguito, inanellandosi con Wunderkammer, il concerto Il Soffio del Tempo, che il gruppo emergente IRQ porta a ottobre nelle sale dei Musei Archeologici Nazionali di Cividale e Aquileia e nel circuito del festival FEM (Friuli Early Music) e quello dell’ensemble filoBarocco, entrato quest’anno nel progetto EEEMERGING+.
Gran finale atteso il 21 marzo 2021, in occasione della Giornata della Musica Antica, con un concerto straordinario di quattro interpreti internazionali di fama come Kees Boeke Walter van Hauve, Lorenzo Cavasanti e Manuel Staropoli.