Quoniam

Sala Luttazzi Magazzino 26 Porto vecchio

BIGLIETTI:
intero € 10 / ridotto AMICI WK € 7 / GIOVANI WK, SOSTENITORI e STUDENTI CONSERVATORIO TARTINI € 5.

Le prenotazioni dovranno essere fatte a: info@wunderkammer.trieste.it, tel. 3703071812 dalle 16 alle 19.
I biglietti sono acquistabili online www.vivaticket.it o all’ingresso delle sale a partire da un’ora prima dello spettacolo.

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Incipit dall'Inferno

Mercoledì, 22 Settembre 2021, ore 20:30

Riflessi danteschi

QUONIAM ENSEMBLE

Cinzia Prampolini, soprano

Olivia Manescalchi, voce recitante

Paolo Tognon, dulciana soprano e tenore

Pietro Prosser, liuto

Marco Vincenzi, spinetta attiorbata

Stefano Somalvico, dulciana basso e direzione

Monica Luccisano, cura del testo e regia

Incipit.

Inizio.

Abbiamo scelto questo titolo, perché è a Dante che chiediamo di dare l’avvio al concepimento dell’architettura drammaturgica dell’esperienza pensata da Quoniam.

Attraverso il lavoro di ricerca di Cinzia Prampolini, Monica Luccisano e Stefano Somalvico, si propone un percorso musicale con autori e opere che tracciano il contesto storico, in alcuni casi geografico, espressivo ed emotivo intorno a Dante.

Per ricreare le sonorità trecentesche non ci si poteva esimere dall’affrontare principalmente esponenti dell'Ars Nova, come Landini, o dell'Ars Subtilior, come Ciconia, ma anche Jacopo da Bologna e Ph. Il Cancelliere.

Per alleggerire il contesto da una marcata necessità didascalico/filologica, si è pensato di omaggiare anche il grandissimo compositore fiammingo Josquin Desprez, di cui ricorre il cinquecentenario dalla morte.

Josquin è un autore che ci è venuto facile pensare come una sorta di Caronte tra il mondo medievale e quello rinascimentale, una sorta di incipit nell’incipit. A questo prolifico autore abbiamo chiesto di sottolineare emotivamente alcuni passaggi sia del silent movie che delle terzine infernali...

L’operazione, dunque, è una sorta di doppio omaggio a due grandi fari della cultura occidentale; lo stesso percorso in musica, dicevamo, è attraversato da due linguaggi alternativi e complementari: la parola e l’immagine.

La parola, oltre a quella dei testi cantati, e assegnati alla recitazione, prende avvio da alcuni tra gli incipit e le terzine più celebri tratte dall’Inferno dantesco, che diventano “incipit” a loro volta.

Le antiche e potenti parole del sommo trovano un “riflesso” o un “riscatto” nella contemporaneità, aprendo a riflessioni, immagini, rimandi sul nostro tempo.

Da quelle terzine, non lette ma proiettate in video, altre parole emergono dal vivo: passaggi sui nostri “inferni” e “paradisi”, sui nostri “fantasmi” e “sogni”, riverberi del quotidiano, dell’umano, del divino. Piccole parentesi che scaturiscono a partire dal verbo di Dante, che incurante del tempo, è vivo, vibrante e portatore di significati ancora oggi.

L’immagine è data dalla proiezione del silent movie del 1911 L’Inferno, regia di Francesco Bertolini, Giuseppe De Liguoro e Adolfo Padovan.

Il film prodotto da Saffi-Comerio Milano Films, pellicola di travolgente potenza comunicativa, è composto da 54 scene, e narra con quasi assoluta fedeltà tutta la Prima Cantica della Divina Commedia (vengono omessi, ad esempio, i dubbi di Dante nel II canto, quando si interroga sul perché del suo viaggio e non se ne ritiene degno, e il canto XII, quello dei violenti contro il prossimo) con una serie di quadri animati, ispirati alle illustrazioni immaginifiche di Gustave Doré (1832-1838).

L'Inferno è un vero capolavoro del genere in costume, un’opera visionaria ancora nella sfera del cosiddetto cinema delle attrazioni, realizzata con effetti speciali cinematografici dati dalle sovrimpressioni, e un sapiente e innovativo modo di articolare i diversi piani di inquadrature e di montaggio.

Questo crossing-over continuo di musica, parole e visioni andrà a formare un flusso di coscienza espressivo unico.

Una narrazione multimediale dove ogni linguaggio attraversa e contamina l'altro, alla ricerca di un viaggio immersivo, non solo didascalico, nelle atmosfere che pensiamo avrebbero voluto ricreare prima Dante con la sua poetica, e poi l’illustratore francese.

Musiche

Ph. Il Cancelliere – Landini – Ciconia - Josquin Desprez - Jacopo da Bologna

  

QUONIAM ENSEMBLE fondato da Paolo Tognon nel 2000, nasce come un insieme di fagotti rinascimentali (dulciane) . Quoniam cerca di ricreare la sonorità legata alla vocalità rinascimentale e del primo barocco, con emissioni morbide ed espressive, che gli strumenti ad ancia doppia possono riprodurre. L’organico recentemente è adattato anche ad esecuzioni solistiche e/o con l’integrazione del trombone rinascimentale. Il gruppo si esibisce sia autonomamente con la presenza di un solista vocale (fra cui Laura Antonaz, Elena Bertuzzi, Laura Crescini, Elisabetta Gasparotto, Diana Trivellato, Cinzia Prampolini) nonché in collaborazione con ensemble vocali, quali: De Labyrintho diretto da Walter Testolin, la Cappella Palatina diretta da Giovan Battista Columbro, il Coro Monteverdi di Crema diretto da Bruno Gini. Quoniam ha suonato per prestigiosi festival e rassegne di musica antica fra cui il Festival Monteverdi di Cremona, il Festival Grandezze & Meraviglie di Modena, il Festival Lodoviciano di Viadana (MN), Musica e Poesia a S. Maurizio di Milano, il Festival Musica Antiqua di Martinengo, Festival di musica antica di Magnano, Festival Musica Cortese di Gorizia, Musica e Spiritualità a Venezia, presso il Museo Città della Musica di Parma nonché più volte per la Diocesi di Crema in complessi progetti policorali dedicati alla musica sacra di Francesco Cavalli, eseguiti anche presso la Cattedrale di Canterbury, diretti da B. Gini.

Speciali eventi musicali sono stati commissionati al gruppo in Germania: dallo Staatlichen Instituts fur Musikforschung Preussischer Kulturbesitz (in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Berlino) nell’ambito della rassegna Alte Musik live presso il Musikinstrumenten-Museum di Berlino, nonché per il Frankischer Sommer Festival di Norimberga. Quoniam si è esibito al Festival Echi Lontani di Cagliari, il Festival di Miercurea Ciuc (Romania) ed alla rassegna Organi in Cadore 2020. L'ensemble è stata anche invitata alla trasmissione radiofonica dedicatale da RAI Radio3 “Piazza Verdi”.

Quoniam Ensemble ha collaborato con l'Università di Padova in un progetto di ricostruzione polifonica di musica di G.B. Riccio.

 

CINZIA PRAMPOLINI

Ha conseguito la specializzazione di biennio in Canto rinascimentale e barocco al conservatorio F.E. dall’Abaco di Verona nell’ottobre 2018. Terminato il triennio di canto lirico al Conservatorio di Modena O. Vecchi con Michele Andalò, e dopo aver frequentato il corso di Polifonia Rinascimentale con Diego Fratelli alla Scuola Civica di Milano, si laurea in Canto rinascimentale e barocco con Cristina Miatello al Conservatorio F.E. dall’Abaco di Verona. Ha inoltre frequentato una master class con Emma Kirby. Il suo vasto repertorio spazia dal Medioevo al Barocco, senza tralasciare il Moderno e Contemporaneo, sia in veste di solista che all’interno di gruppi vocali. Ha al suo attivo numerose collaborazioni, tra le quali quella con il tiorbista Pietro Prosser (con cui forma il duo Bellerofonte), con Stefano Somalvico, con cui fonda e dirige Casia Flos, ensemble dedicato alla ricerca e allo studio del repertorio dal medioevo al tardo barocco. Ricercatrice instancabile delle potenzialità della propria voce, fonda I Malandrini, un ensemble di ottoni col quale esegue principalmente repertorio romantico. È membro del Consort de’ Carraresi diretto da Giacomo Schiavo e dell’Ensemble Adiastema, diretto da Giovanni Conti a Lugano (Svizzera). Insegna vocalità da molti anni; prima a Bologna, poi in Trentino dove ha svolto la sua attività a Cles con la Corale Monteverdi e in Val di Sole. Inoltre segue la vocalità del gruppo vocale Altàir il cui repertorio spazia dal Medioevo al Contemporaneo, anche con arrangiamenti di alcuni brani popolari. Vince nel 2018 e 2019 il premio Adriatic LNG di Rovigo insieme al tiorbista Antonio de Luigi. Attualmente prosegue il suo percorso di studio sulla propria vocalità con Patrizia Callegarini a Verona.

Collabora stabilmente con Quoniam, il primo consort italiano di dulciane, col quale è stata ospite della stagione in corso dell’Unione Musicale di Torino, al Teatro Vittoria, con un programma monografico del Vezzo di Perle di Banchieri.

Ha registrato per l’etichetta Torculus Records “Seira” progetto a voce sola di musiche di Hildegard von Bingen e “O Virgo splendens” con Casia Flos, con musiche tratte dal Llibre Vermell de Monserrat. In uscita nel corso del 2021 un progetto di musiche di Ciconia e Landini, una scelta dei madrigali a due voci di Biagio Marini con Quoniam, e il cofanetto monografico del Primo libro dei Madrigali e Arie di Domenico Obizzi, in prima registrazione mondiale assoluta con Casia Flos, per l’etichetta Torculus Records.

Ha pubblicato “Florilegio”, compendio di abbellimenti per cantanti, ma non solo… per Le pagine di Euterpe (Thinkclouds Editore).

 

OLIVIA MANESCALCHI

Si è diplomata alla scuola del Teatro Stabile di Torino diretta da Luca Ronconi nel 1993. Ha lavorato da allora con vari registi, quali Luca Ronconi, Mauro Avogadro, Walter Pagliaro, Gabriele Vacis, Giorgio Gallione, Davide Livermore, Michele Di Mauro. Nel 1997 fonda un’associazione con Lorenzo Fontana e Giancarlo Judica Cordiglia con la quale produce alcuni cortometraggi per Mediaset e mette in scena diversi spettacoli teatrali prodotti dal Teatro Stabile di Torino.

Dal 1999 al 2008 è stata nel cast della trasmissione televisiva “La Melevisione” programma quotidiano su Rai Tre. Film tv: “Due mezzi papà” regia N. Salerno. Ha recitato nel film “Fuori dal mondo” di Giuseppe Piccioni e nel film “L’educazione di Giulio” di Claudio Bondì.

Nel 2006 scrive e mette in scena il suo primo testo teatrale “Punto di domanda. Ovvero: avete mai sentito parlare del lavaggio completo delle vie nasali” che viene poi ospitato alla rassegna Faccia da Comico diretta da Serena Dandini a Roma. Nel 2008 scrive e dirige il suo secondo testo teatrale dal titolo “9 mesi e 1 giorno” prodotto dalla fondazione Teatro Piemonte Europa.  Nel 2012 è stata ospite nella stagione del Teatro Stabile di Torino con il suo ultimo testo: “Il funerale”. Nel 2015 riprende lo spettacolo “9 mesi e 1 giorno”, con la partecipazione di Melita Toniolo e Lorenzo Branchetti. Dal 2015 collabora stabilmente con Monica Luccisano, nelle pièces teatrali da lei scritte e dirette, tra cui “Madres. Racconti da Plaza de Mayo” (sulla dittatura Argentina), “Le pietre raccontano” (per il Giorno della Memoria), “Alice nel labirinto” (rivisitazione di “Alice nel paese delle meraviglie”). Nel 2018 è protagonista di “Benji” di Claire Dowie, regia di Lorenzo Fontana.

Dal 2012 collabora in veste di attrice e regista con l’Unione Musicale di Torino.

 

MONICA LUCCISANO

Drammaturga, regista, musicologa e consulente editoriale, Monica Luccisano vive a Torino.

Nella sua attività drammaturgica e registica mette in stretta relazione diversi linguaggi, creando commistioni fra teatro e musica, teatro e cinema, teatro e arti visive.

Ha scritto e diretto per il Teatro Juvarra di Torino, il Festival Internazionale di Stresa, il Piccolo Regio di Torino, l’Accademia Ghislieri di Pavia, il Piccolo Regio di Parma, il Teatro Baretti di Torino con cui collabora stabilmente, l’Associazione Concertante, l’Unione Musicale di Torino, il festival Scatola Sonora di Alessandria e altri enti teatrali e musicali.

I suoi lavori spaziano da testi originali a riscritture di testi o personaggi tratti dal repertorio, realizzando spettacoli di teatro, teatro musicale, reading e radiodrammi in scena.

Tra gli attori che hanno interpretato suoi testi figurano: Sonia Bergamasco, Lina Bernardi, Michela Cescon, Oliviero Corbetta, Alessandro Federico, Giovanni Franzoni, Giancarlo Judica Cordiglia, Davide Livermore, Olivia Manescalchi, Sax Nicosia, Candida Nieri, Mariagrazia Solano, Federico Tolardo.

Tra i musicisti, ha collaborato con: Orchestra Sinfonica di Stresa, Gianandrea Noseda, Daniele Rustioni, Architanghi del Teatro Regio, Architorti, Xenia Ensemble, Accademia Strumentale Italiana, Riccardo Balbinutti, Manuela Custer, Gianluca Cascioli, Diego Mingolla, Stefano Somalvico e Aion Project.

 

Con il contributo di: 

RegioneFVG  

 

       

io sono fvg

 

Con il sostegno di 

Fondazione Casali

In collaborazione con:

 onawentura Civico Museo SartorioConfinischmidlTearo Miela 

Partner di progetto:

sdccentro musica anticaBarocco EuropeoMusica Impulse Center    Port of Trieste

 

Wunderkammer è membro della Rete Europea della Musica Antica REMA, della rete Friuli Early Music FEM ed è partner associato del progetto europeo EEEMERGING+. Partecipa alla Giornata Europea della Musica Antica, che si svolge il 21 marzo con il patrocinio dell’UNESCO, in contemporanea con la Giornata Mondiale della Poesia.

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