I Corsi di Wunderkammer

LA FOLLIA DEL BALLO

Corso di danze Rinascimentali

Eos Arte in Movimento via del Monte 2

Si aprono le danze! Venite a divertirvi con La Follia del Ballo, il corso di danze rinascimentali firmato Wunderkammer
Quattro domeniche per un’introduzione al repertorio (soprattutto italiano) delle danze rinascimentali e barocche, attraverso la ricostruzione dei passi di danze quali la pavana, la gagliarda, la volta, la caccia d'amore, lo spagnoletto. Le lezioni, prettamente pratiche, sono indirizzate anche ai non esperti e verranno quindi calibrate sul livello dei ballerini partecipanti.
Docente del corso il M° Bepi Santuzzo, erede artistico dello studioso inglese di danze antiche John Guthrie.

Un appuntamento 50 euro, quattro appuntamenti 150 
Info e prenotazioni: 3490954576

WUDERKüCHE

Corso di Cucina Medievale e Rinascimentale

Trattoria Ai Fiori - Piazza Attilio Hortis, 7

Wunderkammer propone quest'anno ai suoi curiosi seguaci una puntata nella Wunderküche, per conoscere e assaporare le ricette della cucina italiana del basso medioevo e rinascimento: quattro pomeriggi ai fornelli, chiacchierando di storia, gastronomia e letteratura, e quattro serate a cena, con Marina Mai.

Un appuntamento 50 euro, quattro appuntamenti 150 
Info e prenotazioni: 328 8079920

A tavola con Boccaccio 

Non vi faremo assaggiare il falcone arrosto di Federigo, né il confetto che fece confessare a Calandrino di aver "imbolato" il porco, non vi offriremo la zuppa che cuoce nel calderon d'Altopascio, nè vi sottoporremo alla dieta che Ghino di Tacco impose all'abate di Cligny… vi proporremo invece piatti della cucina popolare e borghese del Basso Medioevo italiano, ispirati ogni qualvolta sia possibile a Johannes tranquillitatis, che era certamente una buona forchetta.

Alla tavola di Lorenzo il Magnifico

Chi stabiliva che cosa si dovesse mangiare alla tavola di Lorenzo e quali convitati potessero sedervi era certamente sua madre, Lucrezia Tornabuoni, confidente e amica del soave Poliziano e probabile artefice dell'allontanamento di Luigi Pulci, scapestrato e in odore di eresia, ma buongustaio: dal suo Morgante traiamo ispirazione per i fegatelli, di cui ci dà una ricetta molto precisa, e per altre portate, di cui ci dà solo il nome.

 A tavola con Ariosto e Ruzante

Il 24 gennaio 1529 Cristoforo da Messisbugo, cuoco e maestro delle cerimonie alla corte estense, organizzò un banchetto per Ercole d'Este, con molti illustri ospiti, tra cui la moglie, Renata di Francia, il duca Alfonso suo padre, Isabella Gonzaga, marchesa di Mantova, l'arcivescovo di Milano e molti altri gentiluomini: in totale un centinaio di convitati. Prima di cena Ariosto curò la messa in scena di una sua commedia, la Cassaria, e "alla sesta vivanda cantarono Ruzzante e cinque compagni e due femmine canzoni e madrigali alla pavana bellissimi". Ci piace immaginare i piatti popolareschi, di cui spesso ci parla Ruzante, accostati alle raffinatezze della tavola estense.

A tavola con Pietro Aretino 

L'affascinante Pietro Aretino, il primo scrittore free-lance che la storia ricordi, amante dei piaceri della vita e temibile per gli strali della sua penna, lascia, soprattutto nelle Lettere, testimonianza dei suoi gusti a tavola, invero abbastanza semplici. Quel che loda soprattutto è "la gran copia de i frutti e de l'erbe" che Venezia, sua patria di elezione, offre ogni giorno al mercato di Rialto, dove arrivano in barca, come l'Aretino stesso può vedere dalla finestra di casa. Una casa in cui furono spesso ospiti Tiziano e Sansovino.